domenica 6 gennaio 2013

A qualcuno piace il pesce


Ho messo piede in cucina per la prima volta, e non come utilizzatore finale, dopo essermi sposato. Nel senso che mia moglie cucinava (e le piaceva davvero) ed io facevo lo sguattero, mettendo ordine dove lei metteva disordine; poi apparecchiavo, servivo in tavola, sparecchiavo e lavavo i piatti.
Sia detto tra parentesi, mia moglie doveva essere una seguace della filosofia secondo la quale l'uomo si prende per la gola: prima di sposarmi, si presentò a casa mia in regolare tubino nero e tacco dodici di ordinanza, ma anche con tutto il necessario per fare i ravioli in casa.
Un passo alla volta, ho cercato di emanciparmi, ed ho conquistato la parità: un posto davanti ai fornelli, con l'accordo che il primo che rientra a casa cucina.
Ho scoperto che cucinare mi rilassa: non sono un cuoco creativo, e rabbrividisco davanti ai menù dei cosiddetti grandi, preferirei digiunare piuttosto che sedermi davanti ad un piatto di Ferran Adrià, e mi accontento di solida cucina regionale, tra Roma, Napoli e Basilicata, lì dove sono le mie origini.
Oggi ho preparato, approfittando di un periodo di ferie, il baccalà al forno secondo la semplicissima ricetta di mia nonna: un piatto veramente no-frills, valido anche dal punto di vista dietetico - noi napoletani lo chiamiamo mussillo ammollicato.
Le dosi ovviamente variano in relazione ai commensali, ma suggerisco di considerare non meno di 250 grammi di baccalà già spugnato per ogni bocca.
Dopo averlo sciacquato con acqua corrente, il baccalà, preferibilmente in pezzi un po' grandi, va bollito per una decina di minuti.
Nel frattempo, preparate il condimento, ovvero capperi, olive nere tagliate a rondelle e aglio a pezzetti; se è stagione, anche foglioline di prezzemolo in quantità variabili: vanno mischiati in una ciotola.
Attenzione, il baccalà è piuttosto saporito di suo, ed anche i capperi, soprattutto per il modo di conservazione, quindi in questa ricetta non si prevede l'utilizzo del sale.
Dopo aver bollito il baccalà, accomodatelo in una teglia che lo contenga a misura ed in cui avrete precedentemente versato olio sino a coprirne il fondo.
Poi spolverate con pangrattato (non coprite) e fate cadere a pioggia il condimento dalla ciotola.
Un giro d'olio anche sopra e dieci minuti in forno già caldo, gli ultimi due o tre con la funzione grill per far fare la crosticina al pangrattato.
Attenti alle eventuali spine e buon appetito.

Originariamente pubblicato sul blog collettivo "Le stanze di Eva" il 22/2/2011

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