sabato 19 gennaio 2013

La guerra del Mario (e del Francesco)

Spezzeremo le reni agli islamisti e daremo una mano ai cugini francesi nel loro ex impero; ma per fortuna abbiamo le spalle coperte da una Risoluzione ONU (chiedo scusa, l'ho trovata solo in inglese).
Ecco, peccato che non è così semplice; quella pappardella nella lingua di Shakespeare dice più o meno che si tratta di avviare una missione di supporto guidata da Stati africani con lo scopo di proteggere la popolazione e ricostruire (proprio così) le capacità militari dei Maliani, interessando all'uopo le Organizzazione regionali come l'Unione africana e una cosa che chiamano ECOWAS e che non è un detersivo biologico ma la Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale.
Tutti gli Stati Membri dell'ONU, e questo senza distinzione alcuna, sono invitati a contribuire con truppe, supporto logistico, materiali ed addestramento militare.

Ovviamente ci sono più ragioni in cielo ed in terra: difendere la popolazione civile va bene, impedire la creazione di un crogiolo di terroristi tipo la Somalia pure va bene, ma in Mali, secondo la CIA, ci sono tra l'altro interessanti risorse naturali: oro, fosfati ed uranio ed anche bauxite, ferro, manganese, stagno e rame, al momento non sfruttati.
E adesso che ognuno, se ne ha voglia, si faccia un'idea della situazione.

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