Allora, questa è la notizia. O forse lo sarebbe se non ci fosse questa regoletta, inserita nel "Massimario per l'ufficiale di stato civile" predisposto dal Ministero dell'Interno:
"Allo stato attuale della normativa, è contraria all’ordine pubblico e va rifiutata la richiesta di trascrizione presentata dal cittadino italiano di un matrimonio tra persone dello stesso sesso contratto all’estero. In caso di richiesta di trascrizione mediante utilizzo dei modelli di cui alla Convenzione di Vienna firmata l'8 settembre 1976, relativa al rilascio di estratti plurilingue di atti dello stato civile, l’ufficiale dello stato civile, al momento della trascrizione, dovrà porre cura nel verificare che i due sposi siano di sesso diverso (in quanto i predetti modelli non riportano l’indicazione del sesso di questi), richiedendo, in caso di dubbio, agli interessati o al competente consolato idonea documentazione relativa alla loro identità (Circ. n. 55 del 18 ottobre 2007)".
PS: per i malfidati, per andarlo a leggere passate da qui
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