giovedì 21 febbraio 2013

IMU for Dummies


Allora, siccome sulla memoria corta degli Italiani si basano tantissime carriere, politiche e non solo, ecco la dichiarazione di voto del PDL, per bocca del capogruppo Cicchitto, sulla fiducia posta alla Camera dei Deputati dal Governo Monti alla legge di conversione del decreto recante, tra l'altro, l'anticipo dell'IMU al 2012.


Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 562 di venerdì 16 dicembre 2011
Pagg. 20 - 22

FABRIZIO CICCHITTO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei ricordare, innanzitutto a me stesso, ma anche al Presidente del Consiglio, che il Parlamento è la sede essenziale per misurarsi sul merito dei decreti che il Governo presenta, decreti che non vanno accettati a scatola chiusa, decreti che ogni forza politica, degna di questo nome, cerca di cambiare sulla base delle sue valutazioni di merito e dei suoi riferimenti sociali.

È anche la sede per fare dei discorsi di verità e credo che anche questo vada fatto. Per quello che ci riguarda, abbiamo contestato l'impostazione di fondo del decreto-legge, ritenendo che esso avesse un'impostazione restrittiva e che fosse già in controtendenza rispetto ad un'esigenza. Poi abbiamo visto che questa valutazione è confermata dall'analisi economica che viene fatta da più parti, nel senso cioè che ci troviamo a vivere una fase recessiva che evidentemente richiede degli interventi economici in controtendenza.
Poi, in questo decreto-legge, abbiamo colto delle cose importanti. In primo luogo, quella riforma delle pensioni, che da tempo andava fatta, di cui diamo atto al Governo.

MAURIZIO FUGATTI. Vergogna!

FABRIZIO CICCHITTO.Anche noi abbiamo rilevato che, se l'avessimo presentata, saremmo stati più morbidi per quanto concerne l'indicizzazione delle pensioni più basse e abbiamo contribuito a determinare questo cambiamento. Il rilievo più netto che muoviamo a questo decreto-legge riguarda la tassazione sulla casa. In ordine a ciò abbiamo ottenuto dei risultati che certamente non l'hanno rovesciata, ma l'hanno attenuata, specialmente con riferimento alle famiglie.

(...)

Queste sono le ragioni per cui, per senso di responsabilità, noi votiamo questo provvedimento. Però, vi diciamo anche che occorre assolutamente una seconda fase funzionale alla crescita, perché altrimenti rischiamo di trovarci in una situazione in cui le contestazioni, anche quelle forzate che oggi vengono fatte, rischiano di mordere, molto più profondamente, nel vivo della società italiana (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà e Popolo e Territorio - Congratulazioni).

E se non basta, c'è anche la dichiarazione di voto al Senato della Repubblica da parte (con rispetto parlando) di Gasparri (seduta del 22/12/201). Anche lì c'era da votare la fiducia sul medesimo provvedimento.

GASPARRI (PdL). Signor Presidente del Senato, signor Presidente del Consiglio, onorevoli senatori, se, come il senatore Latorre, volessi far cadere il Governo per il quale invece voterò la fiducia (Applausi dal Gruppo PdL), potrei intrattenere il pugliese senatore Latorre sulla nuova richiesta di arresto del senatore Tedesco appena pervenuta al Parlamento. (Applausi dal Gruppo PdL. Commenti del senatore Castelli). Non lo farò, perché siamo qui per occuparci dei problemi dell'Italia e non per fare speculazioni politiche di parte, con spirito ottuso e poco saggio. (Applausi dal Gruppo Pdl).

(...)

Ci sono quindi in questa manovra luci e ombre, ma il Popolo della Libertà ha assunto una posizione seria e coerente e, come ha già detto alla Camera il segretario del nostro partito Alfano, voteremo favorevolmente perché siamo persone serie, leali e coerenti e non sono cambiate le condizioni che hanno portato a sostenere la nascita di questo Governo. (Applausi dal Gruppo PdL). Del resto, abbiamo sempre messo al primo posto il bene dell'Italia e oggi il caos non sarebbe il bene dell'Italia. (Applausi dal Gruppo PdL).

Ci sono modifiche che abbiamo voluto. Abbiamo detto no all'aumento delle aliquote IRPEF, abbiamo ottenuto riduzioni delle tasse sulle case a beneficio delle famiglie, così come c'è stata una maggiore indicizzazione delle pensioni; abbiamo detto no al tetto di 500 euro per i contanti e ad un uso troppo esteso dei conti in banca per anziani con pensioni minime.

Mi sono guardato tutti gli interventi in Aula, e del PDL (sempre con rispetto parlando), non ne ho trovato nessuno che dicesse che era contrario.

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