venerdì 1 marzo 2013

La politica colpisce ancora

Per chi non è più un ragazzino, queste elezioni sono un bagno di gioventù.  Insomma, siamo tornati agli equilibri difficili di trent'anni fa, dalle urne non esce la maggioranza, bisogna trattare.
Solo che i politici di oggi hanno la memoria di un pesce rosso, come i loro elettori.
Non c'è dubbio, ha vinto Grillo, ma cosa vuol fare della vittoria? A prima vista, direi che non gli basta, vuole stravincere: è il primo partito ma non ha la maggioranza, e sta tentando il buon
vecchio gioco che riuscì ad Andreotti contro Berlinguer sullo scorcio degli anni '70: dona il sangue ad un governo, da bravo, ed io mi prendo i vantaggi; Bersani, che è stato capace di perdere nel suo paesino (come Vendola che ha perso in Puglia, tra l'altro, non dimentichiamocelo) ha già sperperato un bel po' di patrimonio sostenendo Monti, adesso deve fare o un governo di minoranza o un governissimo con l'innominabile e con Monti.
Nel primo caso, Grillo è pronto ad intestarsi i provvedimenti che più sono graditi all'opinione pubblica ed a rigettare quelli necessari ma meno popolari, nel secondo il PD si taglia direttamente le vene e le arterie senza bisogno di altri interventi. 
E quindi non è tanto peregrina l'idea di far fare a Grillo il governo: vada lui, con i suoi grUllini, sulla graticola. Ma una buona parte del PD è stata troppo tempo lontana dal potere e dalle poltrone che contano, e quindi ho proprio paura che questo non si avvererà.

PS: la road map non è così complicata: a colpi di maggioranza il PD si prende le commissioni e la presidenza della Camera, al Senato è una lotteria, sarebbe divertente stare a vedere; poi a metà aprile c'è da eleggere il successore di Napolitano, e il PD i numeri per eleggere Prodi in terza lettura ce li ha (e pensate al travaso di bile dell'innominabile, nel caso).
Prodi conferisce l'incarico a qualche ragazzino analfabeta eletto col nome del comico ligure, il comico di Arcore si deve ricoverare, e vediamo che succede.
Insomma, basterebbe che il PD facesse il contrario di quello che dice D'Alema, del quale non ricordo una vittoria elettorale; buon divertimento. 

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