martedì 11 giugno 2013

Per me si va nella città dolente

Considerato che la partita è di una noia mortale e che mi hanno regalato Inferno di Dan Brown, tanto vale che vi racconto come mi è sembrato.
Dan Brown ha sicuramente un bel gruppo che lavora per lui: le descrizioni di Firenze e Venezia (su quelle di Bisanzio non ho la competenza necessaria) sono perfette e fanno venir voglia di farci una capatina.
Affascinante anche l'esegesi dantesca, anche se io ho sentito la mancanza di una citazione del canto di Ulisse, quello che a me più di tutti piace della prima cantica (ricordate? "Lo maggior corno de la fiamma antica cominciò a crollarsi mormorando
pur come quella cui vento affatica"), peccato che stavolta ad un certo punto si è travestito da Michael Crichton, e non gli è venuto bene.
Insomma, non ne vale la pena.

Nessun commento:

Posta un commento

Non prendetevela, ma i commenti sono moderati: così sono sicuro di leggerli tutti