lunedì 29 luglio 2013

Il giorno del giudizio

Domani sarà il grande giorno: il giorno che i più avveduti tra noi aspettavano da venti anni, e molti, anche al di fuori del partito personale dell'Innominabile, temono come la peste.
Sì, perché quello che mi pone un enorme problema è la reazione delle anime belle del PD, che dicono, semplificando al massimo, che le vicende giudiziarie devono essere tenute distinte da quelle politiche.
Di grazia, è possibile che dopo tanto tempo non abbiano ancora capito che quel tipo più alto che onesto è entrato in politica proprio per salvare la pelle e la roba?
Se è così, sono stupidi; in caso contrario, sono conniventi: e non so quale delle due ipotesi mi piace di meno.

1 commento:

Non prendetevela, ma i commenti sono moderati: così sono sicuro di leggerli tutti