giovedì 5 dicembre 2013

L'anima del commercio (e della televisione)

Confesso la mia debolezza: mi piace il calcio, e cerco di non lasciarmi scappare quel po' di dirette in chiaro che ancora si possono vedere in tivvù; in chiaro, sottolineo, perché già pago il canone e non ho intenzione di arricchire ulteriormente un tycoon anglosassone dalla dubbia moralità o un pregiudicato brianzolo sulla cui moralità non ho alcun dubbio.
Quindi ho inseguito una partita di Coppa Italia su una cosa che si chiama Raisport 1 e della quale ignoravo l'esistenza fino a poche ore fa.


Il primo problema è stato trovarlo, questo canale sul digitale terrestre, fra televendite e farneticazioni di telepredicatori il cui cattolicesimo sarebbe apparso forse eccessivo ai tempi di Sisto quinto: mi sono mosso con un certo anticipo e sono capitato proprio nel momento in cui andava in onda uno stacco pubblicitario.
Ecco, nella foto vedete quello che si pubblicizzava, e che non mi sembra di aver mai visto sui più consueti canali nazionali, e quindi mi sorge un dubbio: potrebbero essere un effetto collaterale dello sport, o di cos'altro?

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