domenica 26 gennaio 2014

Quasi una malattia

Regolarmente, in vista della giornata della Memoria, ricompaiono i soliti pericolosi imbecilli con le loro offese e minacce agli italiani di religione ebraica. Io temo che questo dipenda da una quantità di ragioni, la prima delle quali è che l'Italia non ha mai fatto i conti con il ventennio fascista, nascondendosi per convenienza e comodità di tutti dietro la teoria di una specie di invasione marziana: Mussolini ed i suoi accoliti, ma solo quelli a livello apicale, come scesi da un UFO, e per il resto italiani brava gente.

Poi possiamo aggiungere una diffusa ignoranza su quello che è davvero stato il ventennio, ma questa è semplicemente una conseguenza del punto di cui sopra: al di fuori di ambienti specialistici e di chi ci è veramente passato (questi ultimi sempre di meno per ovvie ragioni), delle vessazioni nei confronti dei diversi, per idee politiche, religiose, culturali (e mi riferisco agli slavi delle terre orientali sventuratamente annesse dopo la Grande Guerre) o anche per scelte etiche o sessuali si è sempre parlato pochissimo.
Vogliamo anche metterci gli ultimi epigoni del fascismo che hanno governato a lungo nel ventennio appena trascorso, e tutti quelli che coccolano il razzismo viscerale di chi ha paura di perdere i propri modesti privilegi al solo scopo di crearsi se elettorale? Aggiungiamolo pure.
Abbiamo bisogno di una bella cura, a base di verità e cultura.
E a proposito di cultura, c'è in ballo la proposta di legge che farebbe diventare il cosiddetto negazionismo un reato. C'è stata una levata di scudi da parte della comunità scientifica che vi ha visto una minaccia per la libertà di ricerca. Non mi sembra che l'Austria, il Belgio, la Germania, il Portogallo, la Francia e la Spagna siano stati di polizia dove la cultura venga tenuta sotto stretto controllo del potere.
A proposito, ogni tanto gli imbecilli di cui alla prima riga di questo post vengono arrestati: sono quelli che vanno in Germania e fanno il saluto nazista senza sapere che lì è, anche quello, reato.

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