domenica 9 febbraio 2014

Tutta la vita in un hard disk

Cambiare il computer è un po' come cambiare vita. Ma andiamo con ordine.
Da tre anni e più uso un netbook, piccolo, leggero e lento, sempre più lento man mano che al vecchio Windows 7 in versione light si sono aggiunti i successivi aggiornamenti; per tacere che con l'uso su alcuni tasti è sparita la lettera, e questa sarebbe una bella analisi statistica sulle lettere più usate, sono sparite la A, la S e la E.

Solo che un computer che usi da anni diventa un vecchio amico: ha tutte le tue password dentro, resta connesso ai tuoi social network ed ai blog che gestisci, conosce le tue debolezze e le tue preferenze; solo l'idea di caricare di nuovo la password preinstallata nel modem per la rete wi-fi di casa, la bellezza di ventiquattro caratteri alfanumerici, mi fa venire l'orticaria.
Poi, ad un certo punto, il sistema operativo mi ha avvertito che sarebbe consigliabile sostituire la batteria: un'ottima scusa per comprare un PC nuovo.
E qui sono cominciati i problemi: i netbook non esistono più, adesso si chiamano ultrabook, sono costosissimi ed hanno caratteristiche strane, tipo memoria a stato solido da 64 giga, che sarà pure velocissima ma nella quale avresti difficoltà ad installare Office.
Che problema c'è, mi ha detto un venditore abbastanza schifato, ti compri un disco esterno da un tera che costa solo settanta euro: così invece di un apparecchio devi trascinartene appresso due, molto furbo, non vi pare?
L'alternativa è tornare ad un notebook, che pesa il doppio, visto che ha dentro un sacco di cose ormai inutili tipo il lettore di DVD, e costa la metà.
Insomma , per il momento non cambio il computer e non compro neanche la batteria: così imparano.

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