lunedì 24 febbraio 2014

Un Paese per vecchi?

L'agenzia di pratiche auto sotto casa questo pomeriggio era occupata militarmente da una coppietta di coniugi che in due facevano almeno centocinquanta anni e che avevano bisogno di aiuto.
Il marito, a quanto pare, era stato bocciato in occasione del rinnovo della patente e voleva fare ricorso: secondo la commissione non era più idoneo fisicamente, lui riteneva il contrario.

Peccato che non avesse neanche la più lontana idea di cosa fosse un TAR, e non riteneva praticabile la seconda opportunità, suggeritagli dall'impiegato: aspettare sei mesi e rifare l'esame. Non a torto, altri sei mesi e sarebbe stato, molto probabilmente, ancora meno idoneo.
Ma lui vuole guidare, pare lo faccia da tantissimi anni, e si sente ancora in grado di farlo.
E allora?
Allora niente, come in quasi tutte le storie vere neanche in questa c'è una morale da trarre, o forse sì: prima vengo io, poi tutti gli altri.

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