lunedì 17 marzo 2014

L'uomo ombra

Un Camilleri piccolo, prezioso ed ambizioso, alla caccia di un "colpevole" di sette secoli fa, un raffinato umanista e nello stesso tempo un assassino, ebreo ed omosessuale, convertito al cristianesimo ma sempre alla caccia del proprio particulare, e quindi tre volte discriminato, che ha attraversato l'amicizia dei potenti - papi, cardinali, nobili - e l'inimicizia di tutti, avanti e indietro lungo il continente, ed a sentirlo raccontare non si pensa che allora si andava a piedi o al massimo a cavallo, e tra la Germania e l'Italia quanto ci voleva?
E' anche un omaggio a quello che Camilleri considera un maestro, Leonardo Sciascia, che ci ricorda come le meraviglie italiane dell'arte e della cultura, sulle quali ancora campiamo di rendita, sono state fatte da uomini (donne meno, l'epoca era diversa) che non avevano solo virtù.
Insomma, uomini molto simili a noi.

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